/RS - Electra Glide Sport Classic

Mi presento: sono una Harley-Davidson FLHTC Electra Glide Classic uscita dalla catena di montaggio di Milwaukee nel Marzo del 1993.

Avevo un cartellino appeso al manubrio con dati stampati e una nota scritta a mano: Pikes Peak H-D - Colorado Springs.

Era il nome di un concessionario, grande e pieno di Harley, c’eravamo tutte: Sportster, FXR, Dyna, tutta la banda delle Softail e diverse Touring come me.

Poco dopo ho conosciuto il mio primo proprietario, eravamo entrambi emozionati quando abbiamo acceso il motore e ce ne siamo andati insieme.

Nel 2021 mi hanno appeso di nuovo un cartellino al manubrio.

Mi hanno chiuso in un container legata come un salame, ho attraversato l’Oceano e quando finalmente sono uscita ero in Italia, in una città che si chiama Verona, in uno spazio che si chiama Reparto Sportivo.

Che strano.

Ero molto lontana da casa ma tutto aveva un aspetto famigliare.

Mi sembrava di essere di nuovo in quel concessionario in Colorado, come se il tempo fosse tornato indietro, tante Harley anni 90 a farmi compagnia, lucide e in forma smagliante, il suono dei motori in officina, i test su strada per la messa a punto, intorno a me sguardi entusiasti come se fossi una novità nonostante i miei 28 anni.

Un giorno arriva Mattia, un ragazzo con le idee chiare, andiamo a farci un giro e decide che sarò la sua moto.

Comincia a discutere con il team di Reparto Sportivo, mi sollevano sul ponte puntando il dito qui e li usando parole come “sportiva, slanciata, leggera..”

Ma sono matti questi?

Sono un’opulenta Electra, classica e comoda con borse grandi quanto un monolocale, mica una moto da corsa!

Nell’arco di un paio di giorni mi ritrovo praticamente nuda, telaio a vista, motore smontato e controllato in ogni sua parte.

Mi abbassano di un paio di pollici.

Ritornano le mie ruote rimesse a nuovo e il mio scarico senza la parte sinistra.

I miei sospetti iniziali cominciano a svanire, mi incuriosisce dove mi porterà questo progetto e soprattutto cosa hanno intenzione di fare con quel parafango Softail.

Dopo un mese sono pronta, sono sempre io ma in una veste nuova, non ricordavo quanto potesse essere luminoso il mio blu metallizzato.

La dieta dimagrante mi ha fatto perdere più di cinquanta chili, del mio castello di borse ne rimane solo una che sta a pennello col parafango fatto apposta per me, ho perso il paragambe e i fari aggiuntivi, ho guadagnato una sella mono e un filtro Sportster Screamin’ Eagle.

Ora capisco cosa aveva in mente il team di Reparto Sportivo: una preparazione di carattere che non stravolgesse le mie forme, una moto che sembri di serie ma non lo è, fatta per piacere agli appassionati, non per stupire i curiosi.

Li ho sentiti dire che hanno preso quello che di buono è già stato immaginato ieri da chi ha fatto la storia H-D in Italia per creare qualcosa che dimostri cos’è per loro il futuro oggi.

Ero un’Electra Classic, ora sono un’Electra Sport Classic.

La cassetta dei Guns n’ Roses che è nel mio stereo da anni fa da sottofondo mentre io e Mattia facciamo i nostri primi chilometri insieme in direzione della mia nuova casa, una città che si chiama Milano.

Penso che la mia nuova vita in Italia mi piacerà.

“Ma sono matti questi?”

Scritto da Corrado Ottone.

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